Problemi di reflusso e acidità ? ecco una soluzione

Stress, ritmi di vita frenetici, pranzi veloci e di scarsa qualità, cene abbondanti, disattenzione alimentare e mancanza di orari fissi in cui consumare i pasti portano spesso ad avere problemi legati alla digestione.

In termini medici, la digestione difficile prende il nome di dispepsia, e consiste in un’alterazione della funzione digestiva gastrica, che si manifesta con acidità e bruciore di stomaco, sonnolenza, nausea e borborigmi dopo i pasti. Può capitare di avvertire una fastidiosa sensazione di pesantezza e gonfiore addominale, accompagnati da dolore retro sternale.

Batterebbe un po’ più di attenzione e consapevolezza alimentare per migliorare la condizione dell’apparato digerente e scongiurare problemi più seri, come gastriti ed ulcere gastriche.

Si consiglia di consumare pasti piccoli ma frequenti, e di utilizzare frutta a basso tenore acido come spuntino. Per chi ha la tendenza a soffrire di cattiva digestione, è consigliabile evitare, o, perlomeno, limitare:

  • alcolici e superalcolici;

  • cibi fritti;

  • cioccolata;

  • caffè;

  • bevande gassate;

  • insaccati;

  • formaggi piccanti;

  • cipolla;

  • aglio;

  • carni grasse;

  • carni in scatola;

  • alimenti reflussogeni, come, ad esempio, agrumi, menta e pomodoro.

Ansia, stress, rabbia repressa ed insoddisfazione possono influenzare negativamente i processi digestivi. Lo stomaco, infatti, funge da accumulatore di tensione, interferendo pesantemente con la normale digestione. A livello psicosomatico, il rimuginio mentale, i torti subiti ed i pensieri autodenigratori ed autocolpevolizzanti finiscono inevitabilmente per irritare lo stomaco.

Anche consumare i pasti in fretta, senza masticare adeguatamente le pietanze, è spesso causa di problemi digestivi. La prima digestione avviene in bocca, con la masticazione. È fondamentale dedicare il giusto tempo alla masticazione e concedersi almeno 20 minuti di relax a fine pasto, prima di riprendere le proprie attività.

Si sconsiglia, però, di coricarsi subito dopo i pasti, a maggior ragione se abbondanti o particolarmente pesanti. L’ideale sarebbe attendere almeno tre ore. Si consiglia di consumare pasti leggeri alla sera, possibilmente entro le ore 20:00. Non eccedete nelle quantità.

Hericium per favorire la digestione

Il fungo medicinale Hericium erinaceus è un ottimo gastroprotettore, in grado di stimolare in modo naturale la produzione di muco nello stomaco, che protegge la mucosa gastrica dall’acidità secreta durante i processi digestivi.

Così facendo, l’Hericium favorisce la digestione, eliminando fastidiosi bruciori, gonfiori, gas intestinali e dolori addominali e retro sternali grazie al suo effetto antinfiammatorio.

Ideale per la cura dei disturbi digestivi su base nervosa, l’Hericium erinaceus si comporta da prebiotico, favorendo la colonizzazione dell’intestino da parte di batteri benefici e, nel contempo, allevia lo stress e favorisce il riequilibrio della dimensione psicoemotiva, innescando un circolo virtuoso di benessere generale. Questo fungo medicinale, infatti, risulta essere un rimedio naturale estremamente efficace nella cura dei disturbi a carico sia dell’apparato gastrointestinale che del sistema nervoso.

Trattandosi di un fungo commestibile e dal sapore delicato ed estremamente piacevole, che si abbina molto bene a quello delle verdure e del pesce, l’Hericium può essere assunto con l’alimentazione, grigliato, arrostito, saltato o utilizzato nelle classiche ricette a base di funghi.

L’Hericium erinaceus è in vendita come integratore alimentare disponibile:

  • in polvere, senza additivi, da assumere con acqua o miscelata nel cibo;

  • in compresse e capsule;

Controindicazioni

Come per tutti i funghi medicinali, le uniche controindicazioni riguardano i soggetti allergici ai funghi e chi abbia subito un trapianto d’organo. Nello specifico, tuttavia, se ne sconsiglia l’uso in caso di tumore al cervello, per via della presenza di fattori di crescita neurologica.

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